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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Francesca | Scuccimarra | Foggia |
Andrea | Salano | Torino |
Rosa | Rizzato | Este |
Giuseppe | Scuccimarra | Foggia |
Giovanni | Giuliari | Vicenza |
Camilla | Riccardi | Senigallia (AN) |
Matteo | Mabilia | Malo |
Martina | Zambon | Piazzola sul Brenta |
Giammarco | Guzzetti | Milani |
Sara | Zuecco | Schio |
Valentina | Licci | Lecce |
Linda | Marangon | Scorzè |
daniele | fiorini | savigliano |
Erica | Balasso | Marano vicentino |
Caterina | Profili | Pesaro |
Donatella | Battisti | Porto Mantovano |
RITA | SALSI | Porto Mantovano (MN) |
Chiara | Lini | Castellucchio (MN) |
Cristina | Bodon | MANTOVA |
Cristina | Bodon | MANTOVA |
enzo | dal soglio | marcaria |
Enrico | Santero | Peveragno |
amerigo | bigagli | cantagallo |
GIANCARLO | MANZOLI | MANTOVA |
Leda | Spada | MONZA (MB) |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.