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Nome | Cognome | Città |
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Giuseppe | Bonandi | MONZA (MB) |
Paolo | Rossi | Sermide e Felonica |
Roberta | Pasini | cavriana |
alberto | scandolara | Casalmoro |
Ada | Madells | Roverbella |
Giovanni | Rodelli | mantova |
Lorenza | Annoni | Albignasego 35020 (Padova) |
Claudio | Borsello | Mappano |
Nicola | Mantini | Bologna |
Sonia | Mitra | Celle Ligure |
Martino | Ruppi | Bologna |
stefano | bruno | Sant'Ambrogio |
Robertino | Mantovani | Mantova |
Maria Elena | Sulis | Cagliari |
Ignazio | Carta | Cagliari |
Enrico | Giuranno | Casarano (Lecce) |
Eugenio | Cantore | Sant'Ambrogio di Torino |
Marina | Casarotto | Padova |
Claudio | Dision | Padova |
Luciana | Ianiro | Termoli |
Caterina | Garzoni | Trento |
Francesca | Benciolini | Padova |
Carla | Galletta | Somma lombardo |
Enrica | Bianco | Torino |
Antonia | Carone | PADOVA |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.