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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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claudio | carrara | PADOVA |
Orsola | Ellena | Bene Vagienna |
Zaira | Zafarana | Torino |
Nadia | Costa | Albizzate |
angela | dogliotti | Torino |
Ermete | Ferraro | Napoli |
Mario | Tretola | Cuneo |
Alessio | Nicoletti | Muzzana del Turgnano (Udine) |
GIOVANNI BATTISTA | MITRA | VARAZZE |
Gabriele | Salgò | Bologna |
Daniela | CASSIANO | Bologna |
Silvia | Manzoni | Lecco |
Irene | Martino | Arcidosso |
Luigino | Pellizzaro | Malo |
ADRIANO | ARLENGHI | Mortara |
gianni | penazzi | Movimento Intern.le di Riconciliazione - Movimento Nonviolento |
Caterina | Nocera | Gallarate |
Veronica | Piga | Aglientu |
Cristina | Metto | Oderzo |
Magda | Zeni | Varese |
Giovanni | Pagliero | Torino |
Paolo | Ferronato | Vicenza |
Gilberto | Guenzani | Gallarate |
Pierangelo | Monti | Ivrea |
Giorgio | Zanta | Mira |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.