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Nome | Cognome | Città |
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Serenella | Vitale | Samarate |
chiara | maccagnolo | Gallarate |
Cristiana | Mondaini | Rimini |
Francesca | Moser | Trento |
chiara | tagliaro | vicenza |
MARINA | BIANCHI | Gallarate |
Luisa | Pirovano | Roma |
Stefania | Garzotto | Vicenza |
renato | penna | CARRU' |
Mauro | Innocenti | Bologna |
Gabriella | Pirovano | Monticello Brianza |
Elena | Revelant | Bagnaria arsa |
Francesca | Cassassa Vigna | Torino |
don Marco | Tenderini | Lecco |
Silvia | Pelagatti | Parma |
Eleonora | Fiorese | Padova |
Teresa | Re | Roma |
Antonella | Taccucci | Torino |
Francesco | Ambrosecchia | Parma |
Antonio | Suman | Trecenta (RO) |
Maria Rita | Cristofalo | Palermo |
Giuseppe | Sammarco | Parma |
Arianna | Altieri | Larino |
ANNITTA | DI MINEO | Gallarate |
Michele | Suman | Parma |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.