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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Primo | Di Blasio | Roma |
DANIELA | SECCO | Mirano |
Giovanni | Seccia | Ulm (Germania) |
amleto | altieri | Larino CB |
ANGELO GUIDO | REGINATO | DUMENZA |
Raffaele | Scagliarini | San Matteo Della Decima |
Matteo | Reolon | Belluno |
Ivano | Parma | Venezia |
Milena | Rucireta | Bologna |
Domenico | Matarozzo | Nichelino |
Federico | Zanda | Milano |
Luca | Gazzola | Padova |
Gennaro | Veneziano | Senise |
Giulia | Rucireta | Roma |
Giulia | Rosina | Padova |
Alessandra | Impagnatiello | Vieste |
Giulia | Gerosa | Canzo |
Leandro Giovanni Rocco | Sbirziola | Butera |
Marco | Mascia | Padova |
Luigi | Consonni | Pioltello |
Guido | Lamberti | Torino |
Giuseppe | Florio | Catania |
Lucia | Bissoli | Bogotá |
Eleonora | Caneva | Cstelgomberto |
Ilaria | Ravera | Mondovì |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.