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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Sara | Frisoni | Rimini |
Silvia | Margini | Scandiano |
Samuele | Bano | Brossasco |
Leyla | Tarahomi | Torino |
PAOLA | PANINA | Mantova |
Maria Immacolata | Bisleti Poila | Atene |
Roberto | Segato | Venezia |
vincenzo | idone | Roma |
Sabrina | Marascutto | Venezia |
Giovanni Battista | Martino | Gorizia |
Giorgio | Curti | Parma |
Massimo | Menegazzi | Mestre |
Daria | Vernile | Castiglione del Lago |
Ilaria | Fontana | Scandiano (RE) |
Massimo | Boni | Cervia |
Gianfranco | Magrin | Schio |
Marta | Corbetta | Marghera |
Giacomo | Ortolan | Mestre |
Barbara | Segato | Mestre VE |
Antonella | Russo | Montepulciano |
Fiorella | Casaroli | Peveragno |
Giovanna | Inì | Scicli |
Maria Teresa | Pittarello | Vicenza |
Silvia | Donà | venezia |
Andrea | Santantonio | Racale |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.