Compila i campi per sottoscrivere la lettera inviata al Presidente della Repubblica
Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
---|---|---|
Stefano | D’Adda | Bologna |
NICOLETTA | BOZZATO | VENEZIA |
Eleonora | Trapletti | Bergamo |
renzo | spezzati | bassano del grappa |
Nicolò | Segato | Venezia |
Chiara | Capacchietti | San Benedetto del Tronto |
Lorenzo | Sgarbanti | Ferrara |
Vincenzo | Frau | Fano |
Emilio | Demagistris | Bene Vagienna |
Marta | Bergamin | Padova |
Anna | Gasparini | San Mauro Pascoli |
Vitaliy | Shteflyuk | Rivolta d'Adda |
Annalisa Marzia | Felicella | Napoli |
Nicola | Carrarini | Vicenza |
Marco | Malagutti | Gonzaga (MN) |
Cosimo | Lupelli | Castiglione del Lago |
Stefano | Fecchi | Roma |
Daniele | Grasso | RODDI |
Sandro | Comuzzo | Gorizia |
Maria Kala | Cacchioli | Parma |
Giovanna | Vettori | Parma |
Rosa | D'Andrea | CASERTA |
Nicola | Bessone | mondovì |
Paola | Brazzale | Vicenza |
Camilla | Gramegna | Bologna |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.