Compila i campi per sottoscrivere la lettera inviata al Presidente della Repubblica
Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
---|---|---|
Francesca | Favaron | Boves |
Pietro | Recchia | Locorotondo |
luigi | danzi | CUNEO |
Caterina | Ghiozzi | Crema |
Raffaella | Recchia | Fasano |
Fulvio | Baralis | Cuneo |
Bruno | Castro | Palermo |
Matteo | Bosi | parma |
Corrado | Mori | Parma |
Simona | Gullotto | Centallo |
Gemma | Sacchetti | Forlì |
Goffredo | Sacchetti | Forlì |
FLAVIO | DEL MONTE | RICCIONE |
Elisa | Villa | Forlì |
Tommaso | Tafuni | Matera |
Anna Maria | Tagliati | Copparo |
LUCA | MIGLIETTI | BOVES |
Sergio | Pegoraro | Cavazzale (VI) |
GIORGIO | PARISE | Pianezze |
Giulia | Sardonini | Novafeltria |
Giuseppe | Ferro | Novafeltria |
MARIA ANONIETTA | DI TORRICE | vicenza |
Luciana | Rossi | Novafeltria RN |
Mariarosaria | Russo | Misano Adriatico |
Goliardo | Ferri | Misano Adriatico |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.