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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Simona | Giordano | Fossano |
Lucia | Foscoli | Mercatino conca |
Franco | Berardi | Macerata |
Claudia | Carretta | Vicenza |
Gian Paolo | Lovera | Torino |
Stefania | Buresta | Tolentino |
Stefano | Paoloni | Tolentino |
Matteo | Zanchi | Castel viscardo |
Giuseppe | Cingano | Bagnaria Arsa |
Maria | Bilancioni | Riccione |
Virna | PODESCHI | Novafeltria |
Franco | Baldoni | Pennabilli |
Paolo | Turra | Verona |
Giuliana | Basso | Vicenza |
Paolo | Barbieri | Ferrara |
Annslisa | Aragno | Villar San costanzo |
ugo | sturlese | cuneo |
Sara | Torcello | Vanzago |
Maria | Bonfigli | Cingoli (MC) |
Gianni | Allocco | Savigliano |
Marcello | Pinto | Vicenza |
Paola | Tosato | Mantova |
Luca | Bartolucci | Pesaro |
Francesca | Vagni | Bevagna |
Franco | Mondino | Torino |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.