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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Gabriella | Colombo | Dogliani |
Adamo | Affri | Piacenza |
Pietro | Ventura | Cittadella |
Arianna | Bortolani | Mantova |
Marco | Di Maria | Cuneo |
Caterina | Lamari | Villa San Giovanni |
SIMONETTA | NARDONE | Bagnaria Arsa |
Ketty | Caratozzolo | Scilla |
Francesca | Testori | Rivolta d'adda |
dennis | michelutti | Udine |
Alessandra | Mambelli | Ferrara |
Monica | Manfredotti | Vicenza |
Giorgio | Zebele | Grumolo delle Abbadesse (VI) |
Michela | Benedetti | Creazzo |
marco | barucco | vicenza |
mauro | spazzini | Zanè (vicenza) |
cinzia | bastesin | vicenza |
Gianni | Gatti | Brescia |
Renato | Gandolfi | Mantova |
Maurizio | Mazzetto | Vicenza |
Gianni | Novello | Pratovecchio Stia |
silvana | natali | mantova |
franco | garavini | Forli |
Massimo | Zorzenon | Bagnaria arsa |
enrico | peyretti | Torino |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.