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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Norberto | Julini | Varallo |
claudio | mezzavilla | CUN |
grazia | scandariato | Bagnaria Arsa Udine |
Giorgio | Gatta | Faenza |
Giannarosa | Marino | Ve3 |
Tiziana | Preve | Mondovì (Cn) |
Evelina | Moscarda | Torino |
Kevin | Balletti | Piacenza |
Davide | Capelli | Rimini |
Michele | Leardini | Rimini |
Chiara | Busignani | Bellaria Igea Marina RN |
Claudia | Mascherini | Firenze |
Fabrizio | Zagami | Fossano (CN |
Giulia | Bertero | Torino |
Nadia | Cadrobbi | Trento |
Diletta | Berardinelli | Torino |
Giorgio | Barbero | Piasco |
Paola | Bertolini | Dueville |
mario | alfano | costigliole saluzzo cn |
filippo | bullano | cuneo |
annarella | corradi | Pontedassio (IM) |
Grazia | Milani | Boves CN |
Luca | Marenchino | Cuneo |
Valter | Martini | Savigliano |
Daniela | Borra | Fossano |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.