Compila i campi per sottoscrivere la lettera inviata al Presidente della Repubblica
Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
---|---|---|
Giuseppe | Bonatto | Borgo San dalmazzo |
Graziella | Scarzello | Bernezzo |
Laura | Milani | Imola |
Giorgio | Buggiani | Catania |
Marta | Alberti | Bolzano Vicentino |
Maria | Spampinato | Catania |
Manolo | Bano | Cavour |
Daniela | Rosa | Bagnolo San Vito |
Donatella | Gilioli | Mantova |
Mauro | Bertoni | Mantova |
Patrizia | Debiasi | Porto Mantovano |
caterina | fonte | cuneo |
Barbara | Perini | San Benedetto Po |
Gianni | Bonato | Porto Mantovano |
Giona | Scanavini | San Benedetto Po |
Roberta | Benatti | Curtatone |
Francesco | Schenato | Castel Goffredo |
Claudio | Bassani | Mantova |
Michelangelo | Pavesi | Mantova |
Marisa | Di brigida | Mantova |
Susanna | Lauri | Mantova |
Daniela | Benedusi | Mantova |
Mauro | Gola | Mantova |
Nicoletta | Sissa | Mantova |
Bertilla | Simonetto | Castiglione delle Stiviere |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.