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Nome | Cognome | Città |
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Lorenza | Raddi | Ferrara |
Nuccio | Giuffrida | Aci castello |
BIANCA | PIERI | Bologna |
Chiara | Sapigni | Ferrara |
Giovanna | Di Lascio | Catania |
Daniela | Meneguzzi | Vigarano Mainarda |
Claudia | Giaquinta | Trieste |
Mara | Raduano | Piossasco |
Giulio | Boschi | Bologna |
Elisabetta | Grandi | Ferraragr |
Stefania | Tosello | Bernezzo |
Maria | Gullo | Lamezia terme |
Antonio | Cilurzo | Anzio,,,, Roma |
Richelle | Saounde | Ferrara |
Giuseppe | Graldi | Ferrara |
giuseppe | piacenza | villabartolomea |
Maria | Didiano | Lamezia terme |
Deborah | Moschetto | Santa Venerina |
Carla | Zoni | Bologna |
Secondo | Ferioli | Ferrara |
Caterina Maria | Renda | Catania |
Luca | Marzola | Ferrara |
Andrea | Celeghini | Ferrara |
Guy | Dongmo | Ferrara |
Alberto | De piccoli | Rovigo |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.