Compila i campi per sottoscrivere la lettera inviata al Presidente della Repubblica
Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
---|---|---|
SILVIA | NOCETTI | Modena |
Adriano | Socchi | Bra |
Alessandra | Guerrini | Ferrara |
Maurizio | Orlandi | Alessandria |
Pia | Massaglia | Torino |
Cecilia | Chiappini | Ferrara |
Chiara | Ferraresi | Ferrara |
Giovanna Maria | Salomone | Cuneo |
GIOVANNI | ORLANDI | Cuneo |
Marta | Bonetti | cuneo |
Andrea | Musacci | Ferrara |
Eleonora | Pisani | Curtatone |
Caterina | Brina | Ferrara |
Chiara | Bosi | Faenza |
Piero Vittorio | Rossaro | Morozzo |
PARRINO | VALENTINA | Alcamo |
Gilbert Cokou | Akpo | Catania |
Nunziata | Toscano | Bronte |
Elisa | Di Blasi | Pesaro |
Silvia | Bisaschi | Parma |
Claudio | Violani | Faenza |
Francesca | Bonnici | Gravina di Catania |
Patrizia | Bausano | Fossano |
Consolata | Riccio | Vico Equense |
Aristide | Raimondi | Catania |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.