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Nome | Cognome | Città |
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Pier Luigi | Baradello | Cavallermaggiore |
Rosanna | Gambino | Parma |
Maria luisa | luisa | BERNEZZO |
Bruna | D’Angelo | Catania |
Giovanni | Polimeni | Reggio Calabria |
CARMELA | DI PUNZIO | Ceranesi |
Piera | Grandi | Parma |
Alessia | Masoni | Parma |
Fiorella | Tarricone | Valdieri |
Stefano | Tano | Ferrara |
Barbara | Fiore | Roma |
Elisa | Paradisi | Fano |
Arianna | Moratelli | Ferrara |
Giuseppe | Sardo | Udine |
Diletta | Galli | Parma |
Morena | Drago | Parma |
Mirella | Zanon | Treviso |
ADRIANA | POLITO | FERRARA |
Giuseppe Maria | Angelone | Reggio Calabria |
Cinzia | Baroni | PARMA |
Fabrizia | Bovi | Ferrara |
DANIELE | FABBRI | FORLI |
Edoardo | Barbarossa | Catania |
Paolo | Cotti | Bologna |
Giacomo | Chiappara | Palermo |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.