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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Marina | Mancini | Roma |
Filippo | Franco | Savigliano |
Don Paolo | Cavallari | Ferrara |
Pietro | Strada | genova |
Daniele | Tramonti | Faenza |
Marianna | Gaj | Cuneo |
Daniela | Silici | Roma |
Salvatore | Farruggio | San Giovanni La Punta |
Patrizia | Rigobello | Copparo (FE) |
Gbriele | Gilardi | Bernezzo |
Adelia | Brocchieri | Formigara Cremona |
Carmela Clarissa | Anastasi | Catania |
Carmela | Rossi | Stradella |
Anna | Musolino | Campo Calabro |
Roberto | Cristiani | Sergnano |
Silvia | Colledan | San Martino di Lupari |
Alessandro | Matera | Roma |
Anna | De Rose | Ferrara |
Luca | Rinaldi | Cittadella |
Alessandro | Bannini | Pesaro |
Primo | Lazzari | Crema |
Corso | Riccardo | Forio |
Paolo | Ravazzi | Foglizzo |
Matteo | Vegis | Palazzolo sull Oglio |
Annita isabella | Berger | Rovigo |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.