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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Raphael | Frieß | Bayreuth |
Matthias | Burhenne | Münster, Germania |
Michela | Pisciutta | Mestre Venezia |
Lidia | Chervatin | Venezia |
Michela | Anelli | Mestre |
Fausto | Vena | Bologna |
Maria Pia | Lessi | Livorno |
Lisanna | Risato | Venezia |
Teresa | Lapis | San dona'di di Piave |
Sandra | Voltolina | Lido di Venezia |
Manuela | Santoiemma | Spinea |
Bruno | Favaro | Venezia |
nella | Bordonaro | Venezia |
Laura | Moro | Mestre(Ve) |
Giuseppina | Miatto | Mestre Venezia |
Miriam | Silvestri | Venezia |
Marco | Degan | Venezia |
Paola | Degan | VENEZIA |
Vilma | Cappello | Venezia |
Teresa | Piasente | Sacile |
Sante | Morandini | Mogliano Veneto |
Mara | Da Lio | Camponoga Venezia |
Bianca Maria | Faggian | Venezia-Mestre |
Sabina | Prade | Limana |
Elena | Elia | Cuneo |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.