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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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roberta | faggian | mestre-venezia |
ELISA | BENEDETTO | Limana (BL) |
Andrea | Pozzobon | Padova |
Claudio | Sarzotti | Vignolo |
LAURA | CAPPELLOTTO | SCHIO (VI) |
Luca | Nazzi | Ravascletto |
Rosaria | Margiotta | Padova |
Iari | Miani | BERGAMO |
PIO E LUCIA | CASTAGNA | CECINA |
Costanza | Lerda | BOVES - CN |
Michela | Pugliese | Voghera |
Giusy | Ridolfo | Viagrande |
Eugenia | Viggiani | Melfi |
Elena | Spangaro | Rivalta di Torino |
Alessandra | Parodi | Rimin |
Giulia | Aiello capocasale | Corigliano Rossano |
Carla | Daviso di Charvensod | San Giorgio Canavese |
Marco | Chiacchiarini | Cuneo |
Chiara | Giubergia | Boves |
Patrizia | Turrini | Rimini |
Sabino Stefano | Lamarca | Castiglione Torinese |
Alberto | Luciano | Cuneo |
Stefania | Raviolo | Torino |
Daniele | Carena | Givoletto |
Antonello | Taccori | Villar Focchiardo |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.