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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
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Stefania | Bianco Dolino | Rimini |
Stefano | De Marco | Villanova D'Asti |
Maria Franca | Difonzo | Genova |
Aldo | Ricca | Cuneo |
Paolo | Gaboardi | Revello |
Barbara | Viviano | Genova |
Marco | Giacomin | Savigliano |
Agnese | Molinatti | Cervasca |
Christian | Ungolo | San giusto Canavese |
Antonio | Colucci | San Raffaele Cimena |
Monica | Boglione | Cuneo |
mauro | dutto | Cuneo |
GIUSEPPE | BUONVICINO | RAPOLLA |
Tiziana | Mantovani | Pegognaga Mantova |
Aristide | Azzoni | Pegognaga Mantova |
Gilberto | Cignarale | Ginestra |
Fulvio | Vidini | Sant'Ambrogio |
Eleonora | Lugli | Roma |
Guido | Calandrell | Venosa pz |
Anna Maria | Cappiello | Melfi |
Salvatore | Cappiello | Rapone |
Elisa | Santagata | Verona |
Antonio | Guida | Policoro |
Angelo | Gioia | POTENZA |
Grazia | Tretola | Padova |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.