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Hanno già sottoscritto la lettera 819 persone!
Nome | Cognome | Città |
---|---|---|
Emidio | Priore | Atella |
Aldo | Rita | Vignanello |
Gian Pietro | Davi | Condove |
mira | mondo | condove(To) |
Adriano | Ercolin | Selvazzano Dentro (Padova) |
Elena | Yasin | PESARO |
Manuela | Bianchi | Pesaro |
Federica | Imperato | Bologna |
Pasquale | Frisina | Venosa |
Loredana | Bergo | Venezia Mestre |
Giuseppe | Blasi | SPINAZZOLA |
Mauro | Gallo | Rapolla (Pz) |
Gabriela | De pa | Pesaro |
Arturo | Agostinelli | Pesaro |
Lamia | Yasin | Pesaro |
Lara | Campos | Padova |
Angela | Boccomino | Venosa |
Maria Antonietta | Balbi | Melfi |
Antonio | Andretta | Melfi (pz) |
Caterina | Dal Zen | Verona |
Angelo | Grieco | Lavello |
Angela | Di Lalla | Melfi |
Vincenzo | Vigilante | Melfi |
Francesco | Zuecco | Santorso (VI) |
Antonella | Mandolfo | Siracusa |
Nome | Cognome | Città |
Al Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale – Roma
Egregio Presidente della Repubblica,
Le scrivo per condividere con Lei la mia adesione alla campagna “Ministero della Pace, una scelta di Governo” (www.ministerodellapace.org).
Scrivo a Lei, che assieme a tutte le persone che vivono quotidianamente la tensione positiva a concorrere al progresso materiale e spirituale del nostro Paese, così come enunciato dall’art. 4 della nostra Costituzione, crede alla costruzione di un Paese, di una Unione Europea e di un mondo che ponga al centro il valore della persona umana nel rispetto e valorizzazione delle differenze, in una relazione di piena sussidiarietà fra Istituzioni e cittadino nel quadro sancito dal Diritto internazionale dei diritti umani, che ha le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Desidero far arrivare la mia voce a Lei, Signor Presidente, che è il ‘custode’ dell’ordine Costituzionale e garante dell’Unità nazionale per ribadire con forza la mia convinzione che L’Italia ripudia la guerra e che il dettato costituzionale deve assumere il valore che gli è proprio, di forza vincolante e precettiva.
Il nostro Paese non può più continuare a sedersi vivendo della “rendita storica” dei padri costituenti, per continuare ad attuare a pieno quanto essi hanno voluto. Non è sufficiente limitarsi alla difesa armata degli interessi economici e strategici della Nazione o alla repressione delle minacce alla pace e alla coesione sociale.
Vorremmo che le Istituzioni adottassero la visione prefigurata dalla Carta Costituzionale per cui la costruzione costante ed ininterrotta della pace positiva è onere, compito e funzione pre-condizionale ad ogni altra azione di indirizzo politico.